Soffrire di Obesità non è una colpa e non significa essere deboli o con capacità inferiori ad un soggetto normopeso. Soffrire di Obesità significa essere malati.
Perché l’Obesità è una vera e propria malattia, multifattoriale e progressiva, che tende ad opporsi alle cure e ad aggravarsi nel tempo.
Soffrire di Obesità significa soffrire, in tutti i sensi. Soffrire la stigmatizzazione sociale, la necessità di dover seguire costantemente una restrizione calorica, la fatica ad effettuare attività fisica con un peso elevato e con una predisposizione alla sedentarietà. Significa subire rimproveri dai vari specialisti che tendono a condannare il paziente per il suo sovrappeso e la derisione di coloro che vigliaccamente tendono a mortificarlo.
Sotto un volume accresciuto e un atteggiamento esternamente spesso gioioso talvolta può celarsi un soggetto ferito e fragile. Perché un soggetto che soffre di obesità ha una storia di diete ripetute e tentativi multipli per combattere il sintomo principale dell’obesità che è appunto proprio il sovrappeso.
Spesso chi soffre di obesità è stanco degli insuccessi e delle critiche ripetute di coloro che non conoscono realmente il problema e pensano che sia sufficiente “mangiare di meno”.
A volte poi il soggetto che soffre di obesità si immedesima con la sua patologia e tende ad acquisire dei comportamenti paradossali che possono addirittura peggiorarla. A volte il soggetto che soffre di obesità impara a “pensare da grasso” ovvero “tanto ormai sono grasso e quindi tanto vale….”
In realtà l’obesità si può curare. Chi soffre di obesità può dimagrire e mantenere i risultati.
Per curare e sconfiggere l’obesità è necessario effettuare un percorso serio e affidabile, con terapie appropriate che abbiano dimostrato una efficacia reale e concreta. Occorre sostenere costantemente la persona e aiutarla ad aggirare le trappole (che comprensibilmente possono attirare) di soluzioni apparentemente miracolose e non validate scientificamente o gestite da figure non abilitate alla cura delle malattie o non adeguatamente preparate. Occorre invece rivolgersi ad un esperto di obesità, meglio se inserito all’interno di un Team di esperti che lavorano in modo integrato e che possano affrontare tutte le sfaccettature della malattia, comprese quelle metaboliche, psicologiche, motorie e quant’altro. Solo in questo modo è possibile pensare di agire sui reali meccanismi che generano l’obesità per curarla interamente.
Curare l’obesità non significa solo calare di peso ma occorre ridurre selettivamente l’adipe tessutale proteggendo la massa magra, ridurre l’insulino resistenza, la sarcopenia, il senso di fame costante. Occorre stimolare il metabolismo che si presenta sempre più pigro e contrastare l’adattamento alla restrizione calorica. Ove necessario occorre poi correggere i comportamenti alimentari alterati, anche quelli di tipo maggiormente emotivo, compensatorio, talvolta compulsivo. Occorre fare pace con la propria condizione di disequilibrio, sia metabolico che comportamentale, perdonarsi gli errori e le imperfezioni e modificare l’atteggiamento complessivo verso il rapporto con la malattia.
Non esiste un solo tipo di terapia per l’obesità e le varie terapie presenti e validate possono essere tra loro associate, alternate, utilizzate in modo ciclico e comunque sempre “cucite addosso” al paziente.
Soffrire di obesità non è una colpa. E un “corpo obeso” richiede cura, comprensione, incoraggiamento, zelo e tutte le migliori terapie disponibili in ambito clinico.